Recupero crediti: come funziona e quali sono le strategie efficaci

Tabella dei Contenuti

Il recupero crediti è un processo cruciale per qualsiasi azienda o individuo che si trovi ad affrontare debitori insolventi. Si tratta di un’attività fondamentale per mantenere la stabilità finanziaria e garantire la sostenibilità economica.

Questo articolo esplorerà in dettaglio il funzionamento del recupero crediti, le sfide coinvolte e le strategie efficaci per affrontarle.

Cos’è il recupero crediti?

Il recupero crediti è l’insieme delle azioni intraprese per riscuotere somme di denaro dovute da clienti o debitori che non hanno adempiuto agli obblighi di pagamento.

Questi debiti possono essere relativi a prestiti, fatture non pagate, rapporti commerciali o altre forme di debito. Aziende e istituzioni finanziarie di solito si affidano ad avvocati e studi legali specializzati in recupero crediti per gestire queste situazioni.

Il recupero crediti è un’attività legittima che mira a ottenere il pagamento di una somma di denaro da parte del debitore, secondo i termini dell’accordo iniziale.

Quali sono le fasi del recupero crediti?

La procedura di recupero crediti solitamente segue una serie di fasi ben definite:

  1. Identificazione del debito: la prima fase consiste nell’identificare il debito ed i relativi documenti che dimostrano l’obbligo di pagamento, come contratti, fatture o altra documentazione scritta.
  2. Sollecito di pagamento: l’avvocato incaricato dal cliente invia tramite PEC o Raccomandata A/R una lettera di richiesta di pagamento del debito. Questo sollecito iniziale cerca di risolvere la questione in modo amichevole, senza ricorrere alle vie giudiziarie, con costi contenuti.
  3. Negoziazione e transazione: se il sollecito non porta a risultati positivi, si può procedere con la negoziazione, cercando un accordo per il pagamento dilazionato o ridotto rispetto alla somma iniziale (c.d. pagamento a saldo e stralcio).
  4. Ricerca di informazioni sulla solvibilità del debitore: prima di procedere con un’azione legale finalizzata al recupero del credito, è essenziale verificare la solvibilità del debitore, ossia la sua situazione patrimoniale e la capacità di pagare il debito.  Tale attività consiste nell’effettuare indagini patrimoniali e finanziarie che consentano di fare una previsione sulla possibilità di escutere positivamente il suo patrimonio a seguito dell’ottenimento di un titolo giudiziale di condanna.
  5. Azioni legali: se tutte le precedenti fasi stragiudiziali non portano ad alcun risultato, si può ricorrere alle vie giudiziarie e quindi far partire una procedura per il decreto ingiuntivo presso il Giudice di Pace o il Tribunale competente. Se si è già in possesso di un titolo esecutivo (ad esempio un assegno o cambiale) è possibile saltare questa fare e procedere subito ad esecuzione forzata.
  6. Esecuzione forzata: se il debitore non paga neppure a seguito della notifica di un titolo esecutivo (decreto ingiuntivo o sentenza giudiziale) si procede ad esecuzione forzata, ossia con l’esecuzione di un pignoramento sui beni del debitore al fine di ottenere il recupero coattivo del credito.

Sfide nel recupero crediti

Il recupero crediti può rivelarsi un processo complesso e pieno di sfide. Alcuni dei principali ostacoli includono:

  • Resistenza del debitore: i debitori talvolta possono risultare irreperibili o ignorare i tentativi di contatto, rendendo più difficile il recupero del credito.
  • Solvibilità del debitore: in alcuni casi, il debitore potrebbe non avere la capacità finanziaria per pagare il debito, il che rende più complicato o estremamente difficile ottenere la somma dovuta.
  • Regolamenti legali: le leggi che regolano il recupero crediti possono variare da paese a paese e spesso vanno seguite rigorosamente per evitare controversie legali.
  • Questioni etiche: il recupero crediti può sollevare questioni etiche riguardanti le pratiche di riscossione, soprattutto quando si utilizzano metodi aggressivi o molesti.

Strategie efficaci per il recupero crediti

Nonostante le sfide, esistono strategie efficaci per migliorare il successo del recupero crediti:

  • Verifica preventiva: effettuare una verifica della solvibilità del debitore prima di concedere il credito o definire l’accordo negoziale è fondamentale per ridurre il rischio di insolvenza futura.
  • Negoziazione flessibile: essere disposti a negoziare termini di pagamento ragionevoli, che il debitore sarà in grado di onorare, può aiutare a ottenere un accordo vantaggioso per entrambe le parti.
  • Uso di soluzioni tecnologiche: utilizzare sistemi di gestione dei crediti e strumenti di automazione può semplificare il processo di recupero e migliorarne l’efficienza.
  • Formazione del personale: assicurarsi che il personale incaricato del recupero crediti sia adeguatamente formato per gestire situazioni complesse e delicate.

Quanto tempo ci vuole per una procedura di recupero crediti?

Dipende chiaramente dalla procedura che si mette in atto. Se si procede semplicemente con l’invio di una lettera di diffida di pagamento tramite PEC o Raccomandata A/R ed il debitore adempie, possono bastare anche pochi giorni.

Se si deve procedere con una ordinaria procedura giudiziale di decreto ingiuntivo, il tempo medio per ottenere un titolo esecutivo può essere indicativamente di 2-3 mesi.

Qualora si debba procedere anche con l’esecuzione forzata, per pignoramenti mobiliari o presso terzi (ossia pignoramento di beni o crediti del debitore in possesso di soggetti terzi, come ad esempio il conto corrente bancario o lo stipendio / retribuzione) servono all’incirca altri 2-3 mesi.

I tempi si allungano drasticamente in caso di pignoramenti immobiliari, che comportano procedure molto lunghe (qualche anno) e costose, da utilizzare solo come extrema ratio, in caso di crediti abbastanza ingenti e non recuperabili diversamente.

Conclusioni

Il recupero crediti è un aspetto fondamentale della gestione finanziaria per qualsiasi soggetto giuridico, privato o azienda.

 Attraverso un processo ben pianificato, una comunicazione efficace e l’uso di strategie adeguate, è possibile aumentare le probabilità di successo nel recupero dei crediti e ridurre il rischio insolvenza.

Tuttavia, è importante agire in conformità alle leggi e adottare un approccio etico nel trattare con i debitori.

Come avvocato esperto in recupero crediti sostengo da sempre che “il diritto viene in soccorso di chi resta vigile e non di chi dorme” e che poiché prevenire è meglio che curare, il modo migliore per cautelarsi dal rischio insolvenza sia quello di affidarsi alla consulenza di un professionista prima di concludere un affare che possa avere importanti ripercussioni sul proprio patrimonio e/o della propria azienda.

E’ quindi fondamentale mettere in atto, fin da subito, strategie volte alla riduzione del rischio insolvenza, come ad esempio 1) verificare prima la solvibilità del soggetto con cui si andrà ad instaurare il rapporto negoziale, 2) redigere un contratto che offra garanzie adeguate e tuteli il creditore in caso di inadempimento, 3) agire con tempestività in caso in insolvenza.

Se devi recuperare un credito o vuoi mettere in atto strategie efficaci per ridurre il rischio di insolvenza dei clienti Tuoi o della Tua azienda, contattami per una consulenza.

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